Antonia Salzano, la mamma di Carlo Acutis, che sarà beatificato domani ad Assisi, ci racconta chi era suo figlio e il dono che oggi rappresenta per la Chiesa e l’umanità.
di Salvatore D’AngeloCome ha accolto la notizia della prossima beatificazione di Carlo?«È stata una grande gioia per noi e per tutti i devoti di Carlo. Negli anni abbiamo raccolto tante testimonianze di grazie. Ora la Chiesa ha accertato un miracolo che porterà Carlo agli onori degli altari».
 Cosa si prova ad essere genitori di un beato?«È sicuramente una grande grazia, un privilegio di cui non ci sentiamo degni. Siamo felici di aver avuto questo figlio speciale, che per me è stato un piccolo “salvatore”, mi ha aiutato a riavvicinarmi alla fede. Carlo diceva che c’è un progetto unico e irripetibile per ognuno. Figure come la sua ci devono rafforzare nella fede e aiutarci a intraprendere la strada giusta, perché tutti chiamati alla santità».
 Quando il suo attaccamento a Gesù e Maria è stato evidente, ricorda un momento particolare?«Lo ha dimostrato sin dai 3 anni e mezzo. Voleva entrare in chiesa per salutare Gesù eucaristia, portare un fiore alla Madonnina. A sette anni e mezzo ha ricevuto la Prima Comunione e da allora è sempre andato a Messa. Si nutriva con le letture della vita dei santi. È stato catechista a 11 anni e questo lo ha portato ad approfondire il catechismo, la teologia, la spiritualità. È sempre stato motivato a trasmettere la fede, da qui che nasce la mostra sui miracoli eucaristici. Nel suo piccolo, ha cercato di trasmettere il suo profondo zelo e amore per Gesù nonostante la sua sia stata una breve esistenza. Raccogliamo però ancora tanti frutti: ci scrivono di numerose conversioni, grazie e miracoli. Soprattutto aiuta tanti giovani ed educatori nel loro cammino. La perdita di Carlo è stata un dolore enorme, era figlio unico, gli altri due li ho avuti dopo la sua morte. Tuttavia, vedere come la sua testimonianza aiuta tanti altri giovani a progredire nella fede e nella vita è stato un motivo di grandissima consolazione e lo sprone ad andare avanti».
Conosciamo meglio la figura del giovane che sabato sarà beatificato ad Assisi. Carlo Acutis nasce il 3 maggio 1991 a Londra, il 18 maggio riceve il Battesimo. L’8 settembre 1991 rientra a Milano con i genitori. Frequenta le scuole elementari e medie all’Istituto Tommaseo delle suore Marcelline.
Fu ammesso alla Prima Comunione (16 giugno 1998) a soli sette anni e da allora non ha mai mancato all’appuntamento quotidiano con la Santa Messa, l’Adorazione Eucaristica e il Rosario. Il 24 maggio 2003 riceve la Cresima nella sua parrocchia di Santa Maria Segreta a Milano.
La formazioneNel 2005 inizia il liceo classico dai padri Gesuiti. Il 10 ottobre 2006, ricoverato per una leucemia fulminante all’ospedale San Gerardo di Monza, chiede l’Unzione degli infermi. Muore il 12 ottobre, il suo cuore si ferma alle ore 6.45.
Nel gennaio 2007 il suo corpo viene trasferito dal cimitero di Ternengo a quello di Assisi, come da sue disposizioni. Il 12 ottobre 2012 si apre ufficialmente la causa di Beatificazione e Canonizzazione. Il 5 luglio 2018 papa Francesco lo dichiara Venerabile. Il 23 gennaio 2019 viene riesumato il corpo, che il 6 aprile è traslato presso il santuario della Spogliazione di Assisi.Il 21 febbraio 2020 papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto riguardo al miracolo attribuito alla sua intercessione, che presto lo vedrà beato.

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